LA GUIDA DELLA CICLABILE ADRIATICA PASSANDO PER L’AGRITURISMO MARANGHETTO
Avete mai pensato di attraversare l’Italia in bici? Abbiamo trovato l’itinerario per voi.
Da Trieste a Santa Maria di Leuca attraversando moltissime regioni e città dell’Italia, la B16, la Ciclovia Adriatica
Più di 1300 km di tratti sterrati, strade asfaltate e tratti di pista ciclabile già funzionanti.
Nei prossimi paragrafi vi illustreremo il percorso attraverso la regione Veneto con molti consigli utili e posti da visitare.
IL BOSCO DELLE LAME
Quando avrete raggiunto il paese di Sindacale, sarete finalmente nel nostro territorio. Un territorio ricco di ampie distese di coltivazioni che si perdono fino all’orizzonte.
Immensi campi di grandi culture, di mais, frumento, soia e vigneti. I colori estivi sgargianti si intervallano allo scuro marrone di terreni pronti per essere lavorati e brillanti gialli di piante pronte per la raccolta o mietitura.
quando sarete sulla Strada Jesolana, superato il Canale Nicesolo, sulla sinistra troverete una strada che vi condurrà al Bosco delle Lame.
Questo bosco fa parte dell’Associazione Forestale di Pianura.
Questo bosco è l’esempio più bello e più significativo di bosco di pianura, questo occupa una superficie di circa 33 ettari e comprende una vasta area agricola di bonifica, in cui tra il 1997 ed il 1999, fu realizzata un’importante opera di imboschimento e una più recente zona umida di 8 ettari.
In quest’ area c’è un importante biodiversità che coesiste.
Alti aceri, frassini, carpini, ontani, pioppi bianchi danno riparo a moltissime specie di animali, e attraverso i sentieri potreste incontrare scoiattoli, lepri, volpi, fagiani, falchi di palude, cigni e caprioli.
Inoltre, sono ben 300 le specie che nidificano in quest’area, considerata una tra le più importanti zone di ripopolamento della specie del Veneto.
Potete appostarvi alla torretta del birdwatching e lasciarvi stupire dalla grande varietà di uccelli che svolazzano qua e là e, se siete fortunati, potreste anche riuscire a fotografare i falchi di palude.
Proseguendo, dirigetevi verso sud finché non arriverete ad un piccolo fiume che si chiama Canale Maranghetto.
Costeggiatelo lungo l’argine, godetevi la brezza, i profumi salmastri ed i colori dei campi.
Rientrate sulla Strada provinciale Jesolana, fino ad un cavalcavia e subito dopo girate a sinistra imboccando Strada Durisi.
A circa 1 km sulla sinistra troverai una strada bianca, segui l’indicazione La Frassina.
Una cantina che racconta una storia di tradizione vinicola ed le peculiarità del terreno producendo cosi vini dalle caratteristiche tipiche della zona DOC Lison Pramaggiore.
Con la collaborazione dei nostri amici del La Frassina possiamo organizzare dei tour enogastronomici ed un convezione.
Dopo la lunga gita, poco distante dalla Tenuta La Frassina, arriverete all’ Agriturismo Maranghetto, dove il nostro staff sarà pronto ad accogliervi.
Potrete trovare un posto dove poter lasciare in sicurezza le vostre bici, un capanno proprio di nel giardino principale di fronte agli appartamenti, troverete anche le pompe necessarie per poter gonfiare le gomme delle bici qualora aveste la necessità.
ora potete riposarvi, e godervi il tramonto con un bel bicchiere di vino e farvi raccontare cosa poter visitare partendo dal Maranghetto percorrendo le ciclovie nei dintorni.
Per la cena invece, se non avete ancora programmi vi suggeriamo il nostro ristorante di pesce preferito Eden. Barbara, la proprietaria vi presenterà i piatti migliori, con il pescato fresco del giorno. Un ristorante dove la qualità ed il servizio sono impeccabili.
Per continuare ad esplorare i suoi dintorni il Maranghetto vi può suggerire diversi posti che non si possono non visitare tutti raggiungibili in bicicletta.
Uscendo dall’ Agriturismo Maranghetto e girando a destra, superate il ponte Marango e percorrete via Sant’Antonio , sempre dritto fino a raggiungere l’argine del fiume Livenza.
Costeggiando l’argine , proseguite fino al Paese di Salute di Livenza, girando a destra sopra il ponte e poi subito a destra imboccando la Strada Provinciale PS62. Costeggiate l’argine nella direzione contraria seguendo la strada per circa 13 km. Troverete Ca’ Corniani alla vostra destra.
un luogo dove la storia del territorio è ancora intatta. Dove le grandi aziende agricole hanno investito, bonificando le paludi, rendendole territori adatti alla coltivazioni e soprattutto creando dei centri abitativi per i lavoratori.
Il 1851 rappresenta l’anno della rinascita per Ca’ Corniani : Assicurazioni Generali acquista l’azienda . I lavori di bonifica iniziarono con la costruzione di canali a scolo naturale, fino all’apertura dell’idrovora nel 1880, con l’installazione di pompe a vapore per aiutare i lavori manuali di imbonimento del territorio. I terreni cominciano ad essere recuperati dall’acqua e vengono dedicati all’agricoltura. Dopo il 1930, il territorio della tenuta era ormai completamente bonificato. Ca’ Corniani divenne una vera e propria comunità, arrivando ad ospitare circa 3.000 abitanti, dislocati tra il centro aziendale e le 80 mezzadrie delle case sparse.
L’Azienda sviluppò uno dei primi esempi di welfare aziendale: agli abitanti della tenuta veniva offerto un lavoro, servizio sanitario, corsi di formazione, scuole per i bambini e perfino un centro ricreativo dove potersi riunire. Una visione all’avanguardia dell’attività agricola fondata su un modello di sviluppo sostenibile.
Ad oggi il centro aziendale è visitabile. inoltre troverete al suo interno una tipica osteria dove poter mangiare. Per gli amanti del ciclismo non potete visitare per un pitstop di manutenzione o ristoro la grande Ciclostazione di Ca’ Corniani,
Uno spazio funzionale, ospita il noleggio di biciclette e un’area di sosta, perfetta per chi vuole rifocillarsi e rinfrescarsi dopo una gita in bicicletta. Al suo interno sono disponibili anche spogliatoi e docce, un comodo alleato dopo una pedalata in una calda giornata estiva. Presso la Ciclostazione troverete i servizi di Bikeandgo , da contattare prima della partenza.
Dall’ azienda Agricola di Ca’ Corniani in 10 min, 2,8 km . potreste arrivare a Caorle, città che si affaccia sul mare, inserita Borghi storici marinari d’Italia,
È uno dei comuni italiani insigniti dei riconoscimenti Bandiera Blu e Spighe Verdi della FEE.
Si Sviluppa tra le foci del fiume Lemene e del fiume Livenza.
Il centro storico è caratterizzato da piccole calli, campi e campielli incorniciate da case con i colori brillanti, che ricordano Venezia.
Il fulcro del centro storico è il Duomo in Piazza Vescovado con il particolare campanile cilindrico dove non potete non passare.
Li vicino troverete il Santuario della Madonna dell’ Angelo.
Oggi la chiesa si trova in una posizione a dir poco suggestiva (dove finisce la scogliera e ha inizio la spiaggia di Levante), su un promontorio che si incunea nel mare Adriatico ed è diventata nel tempo meta di pellegrinaggio non soltanto per noi caorlotti, devoti alla Vergine Maria, ma anche per molti fedeli che arrivano da ogni parte del mondo.
Dal centro di Caorle potete facilmente arrivare a Venezia.
Con 46,4 km, e due ore e mezza potrete arrivare a Piazzale Punta Sabbioni.
Attraverserete diversi piccoli paesi, in ordine Porto Santa Margherita, Duna Verde, Eraclea Mare, Cortellazzo, Lido di Jesolo, Jesolo Cavallino Tre Porti ed arriverete a Punta Sabbioni.
Li potrete trovare un parcheggio per i vostri automezzi e biciclette.
Li troverete i vaporetti ACTV che vi porteranno direttamente a Venezia.
Vi aspettiamo per farvi scoprire la nostra terra.
Staff Maranghetto